mercoledì 13 aprile 2011

Mercoledì gnocchi

Mercoledì casualmente gnocchi, dovrei dire!
Grazie al tecnico della caldaia che è venuto stamattina a fare il controllo annuale, ho avuto tempo di stare un po' a rilassarmi in cucina.
Ho colto l'occasione per fare gli gnocchi rosa che programmavo da tempo. Anche perché, detto tra noi, la barbabietola che avevo comprato a questo specifico scopo, tra poco camminava da sola!


GLI GNOCCHI:
Mi spiace, ma non posso proprio darvi le dosi giuste, ho fatto tutto a caso, così:

Ho lessato 5/6 patate medie in pentola a pressione.
Ho frullato una barbabietola (rapa rossa) cotta a vapore, confezionata.
Ho schiacciato le patate ancora calde in una terrina dove avevo messo la barbabietola frullata.
Ho mescolato tutto.
Aggiunto un uovo.
Sale e pepe.
A questo punto si inizia ad aggiungere la farina.
Nel mio caso l'impasto era molto appiccicoso (non ho voluto aggiungere troppa farina perché volevo degli gnocchi morbidi).
Ho formato gli gnocchi.


IL CONDIMENTO:

Ho affettato un porro.
In una padella ho messo poco burro e un giro d'olio.
Ho fatto rosolare il porro.
Ho aggiunto dei gambi di asparagi già lessati avanzati dalla cena di ieri.
Ho coperto tutto con acqua e un po' di dado vegetale (fatto in casa ovviamente!)
Quando si è asciugata quasi tutta l'acqua, ho frullato tutto.
Ho aggiunto dell'emmental a pezzetti.

Quando Enrico è arrivato a casa, ho fatto bollire una pentola d'acqua.
Ho cucinato gli gnocchi e li ho saltati in pentola con l sugo.
Ho messo una porzione di gnocchi nel piatto,
spolverato con parmigiano,
decorato con una puntina di asparago tenuta da parte.
Fatto due foto in velocità.
E finalmente abbiamo mangiato.


Gli gnocchi erano molto morbidi, non sapevano eccessivamente di barbabietola.
Il sugo ci stava proprio bene, sia come colore che come gusto.
Giudizio positivo e favorevole, soprattutto sono troppo belli!!


Con un pò di orgoglio vi presento il nostro orto in costruzione. Queste foto sono state scattate a metà dei lavori, poi non ne abbiamo più fatte. Comunque poi abbiamo finito il lavoro, recintando la zona e abbiamo piantato carote e rucola. Vi farò vedere come procede!

venerdì 8 aprile 2011

Salutiamo l'inverno


Salutiamo l'inverno e con lui tutte le buonissime zuppe che ci siamo mangiati in questi mesi, con questa nostra versione della pasta e patate.
La pasta e patate è una ricetta tipica del sud (leggo in internet che è napoletana), ma credo che in varianti diverse si cucini in tutta Italia.
Io non avevo una ricetta da seguire, ho fatto un po' a occhio, un po' a caso. Il risultato per noi è stato ottimo.
L'ho preparata così...

Ingredienti:
Trito per soffritto
Nduja
6 Patate medio-piccole
mezza scatola di fagioli
salsa di pomodoro
100 gr di pasta
salvia
sale
pepe
croste di formaggio grana

Per prima cosa ho preso una pentola capiente, ci ho messo un po' d'olio e poco burro.
Ci ho buttato dentro due cubetti di soffritto*, la salvia e un cucchiaio abbondante di nduja.
Dopo pochi minuti ho buttato in pentola le patate, i fagioli (avevo mezza latte aperta in frigorifero) e la salsa di pomodoro (anche questa era un barattolo aperto in frigo, saranno stati due o tre cucchiai).
Ho coperto tutto con acqua bollente, salato e pepato. Ho messo il coperchio e lasciato andare per 15 minuti circa.
Quando ho visto che le patate erano cotte, ho versato in pentola la pasta (aggiungere acqua se necessario) e le scorze di grana. La mia pasta doveva cuocere solo 6 minuti. Passato il tempo ho spento il fuoco e lasciato riposare 2 minuti.
Abbiamo mangiato con gusto e spazzolato tutto, anche se per due era una dose fin troppo abbondante.


* Fare il trito per il soffritto non mi piace particolarmente. Quindi quando ho tempo, lo preparo in dosi massicce e lo congelo negli stampi a cubetti del ghiaccio. Sempre pronto all'uso!

mercoledì 6 aprile 2011

Preparare un pasto completo in 5 minuti

Pensate non sia possibile?
Vi svelo il segreto per riuscirci:

• Aprire il frigorifero e prelevare nell'ordine: insalata già lavata il giorno prima, tupperware della "suocera", polenta pronta.
• Richiudere il frigorifero.
• Mettere in una ciotola l'insalata.
• Mettere in una padella il baccalà della "suocera" che stava dentro al tupperware.
• Mettere il una padella alcune fette di polenta pronta.
• Attendere che baccalà e polenta siano ben caldi.
• Condire l'insalata.

La cena è servita!

Perché anche un food-blogger qualche volta si deve riposare!

lunedì 4 aprile 2011

Libri in cucina: La cucina a impatto [quasi] zero

I libri di cucina sono irresistibili per chi ama pasticciare.
Io ho la fortuna di averne molti, la maggior parte regalati. Così ho pensato di aprire una specie di rubrica. L'idea è di parlarvi ogni volta di uno dei mie libri. In questo modo spero di darvi delle buone dritte per un acquisto o per un regalo.

Ho deciso di iniziare da un libro particolare.


LA CUCINA A IMPATTO [QUASI] ZERO
Scarti, avanzi e gustose ricette

di Lisa Casali e Tommaso Fara

Ed. Gribaudo
Prezzo: 22 euro


Non è il classico libro di ricette, ma vuole essere soprattutto una guida per chi vuole mangiare in maniera più sana e responsabile. Nelle pagine introduttive gli autori spiegano in maniera chiara e semplice espressioni come: “prodotti a chilometro zero”, “agricoltura biologica e biodinamica”, “impronta ecologica”, espressioni che personalmente sento spesso pronunciare a sproposito.
Non sto parlando di un noioso manuale che parla di ecologia. Il bello di questo libro è che ci sono esempi pratici di quello che ognuno di noi può fare in cucina per inquinare meno e produrre meno scarti.

Dopo l'introduzione arriviamo alla parte sostanziosa del libro, quello che ne fa un libro di cucina a tutti gli effetti: le ricette.
Le ricette sono suddivise per stagioni, e ogni ricetta ha la particolarità di avere come ingrediente principale uno “scarto”, ovvero la parte di verdura e frutta che normalmente buttiamo via. Gli altri ingredienti delle ricette sono cose che abbiamo sempre in casa: latte, farina, uova, etc.
Alcuni esempi?
In primavera potreste gustare un flan fatto con i bacelli dei piselli, in estate una mostarda di anguria (realizzata con la parte bianca dell'anguria), in autunno vi propongo una carbonara di porri (fatta con la parte verde del porro), in inverno un biancomangiare all'arancia, realizzato ovviamente con la polpa e la scorza dell'arancia che avrete avanzato dopo aver bevuto una bella spremuta.
Poi ci sono ricette per tutte le stagioni come per esempio l'Ecoragù, i passatelli di carote o le scorze di grana grigliate.

Devo essere sincera: non ho ancora provato nessuna di queste ricette. A mia discolpa posso dire che avendo due conigli a casa la maggior parte degli scarti di frutta e verdura finiscono a loro. Però mi impegno a provare alcune di queste ricette e di proporvele qui nel blog.

Alla fine del libro trovano spazio le letture consigliate: un elenco di libri e indirizzi web per chi volesse approfondire l'argomento.
La stessa autrice è una food blogger, questo è l'indirizzo del suo blog che ho scoperto anch'io solo oggi scrivendo questo articolo: http://cucinaeco.wordpress.com/
Vi rimando quindi al suo sito anche per acquistare questo bellissimo libro.