mercoledì 30 marzo 2011

Cena leggera post-aerobica

Corso di aerobica.
Un'ora di sana sudata.
Rientro a casa alle 21.30.
Doccia.
Cena con uno yogurt o un frutto.

MA QUANDO MAI?

Corso di aerobica.
Un'ora di sana sudata.
Rientro a casa alle 21.30.
Cena ipercalorica e super golosa.
Un'ora di meritato riposo sul divano.
Doccia e capelli.
Letto.

Ieri sera è andata così. Quando vado in palestra cerco di mangiare cose semplici da preparare in velocità. Ma ieri avevo questo piatto ponto preparato lunedì e “toccava” mangiarlo!
La ricetta è presa da qui ed è questa:



Hamburger Pie
(praticamente ragù e purè)

Per la base di carne:600 gr di carne macinata mista
1 cipolla
200 gr di piselli
200 gr passata di pomodoro
Olio
sale, pepe, peperoncino

Per il “coperchio” di patate:600 gr di patate
1 bicchiere di latte
80 di burro
2 tuorli
sale, pepe, noce moscata

Per prima cosa ho pelato le patate e le ho messe in pentola a pressione tagliate a dadini. In una terrina capiente ho messo il burro.
Mentre le patate cuociono (in pentola a pressione ci vorranno 20 minuti in tutto), si può preparare la base di carne. Si affetta finemente la cipolla. In una padella si versa poco olio e si fa soffriggere leggermente la cipolla. Quando prende colore si aggiunge la carne e si cuoce a fuoco vivace per 5/6 minuti. Quando la carne è ben cotta si aggiunge la passata e i piselli. Si regola di sale e pepe. Io ho anche aggiunto un peperoncino. Si lascia cuocere coperto per 10/15 minuti.

Nel frattempo le patate saranno cotte. Quando sono ancora calde vanno schiacciate dentro alla terrina con il burro (così il calore delle patate scioglie il burro). Si mescola bene aggiungendo anche i tuorli e il latte, sale e pepe.

A questo punto basta confezionare il pasticcio mettendo sul fondo la carne ricoperta dalle patate. Io con queste dosi ho preparato due teglie di quelle usa e getta in alluminio: una tonda (diametro 20 cm circa) e una rettangolare (credo siano 20x15 circa).
La teglia tonda è finita subito in forno a 180° per 30 minuti circa. Prenderà un bel colore dorato.
La teglia rettangolare una volta raffreddata è andata in congelatore.

E questa è stata la mia cena leggera post-aerobica!

martedì 29 marzo 2011

Pasticcio di broccoli





Quest'inverno abbiamo fatto il pieno di salute consumando molto spesso cavoli, broccoli e simili...
Ormai la loro stagione sta per finire, li salutiamo con una ricetta niente male da tenere a mente per il prossimo inverno. Ieri sera ho improvvisato un pasticcio di broccoli: facile, veloce, caldo, goloso, delicato e completamente vegetariano. Come al solito le varianti possono essere molte. IO l'ho preparato così:

Per prima cosa ho messo in pentola a pressione un bel broccolo di 500 gr.
Nel frattempo ho preparato (con il bimby) una besciamella piuttosto liquida:
50 gr di burro
50 gr di farina
500 gr di latte + altro aggiunto a occhio (forse altri 100 gr)
sale + noce moscata

Dopo 15 minuti avevo la mia besciamella e il broccolo ben cotto. Ho inserito il broccolo nel bimby assieme alla besciamella e frullato tutto, aggiustando di sale e pepe e aggiungendo un pizzico di peperoncino e due foglie di basilico.

Ho lessato la sfoglia per lasagna, preparato del grana grattugiato, e del formaggio a dadini. Ho usato quello che avevo in casa: un po' di provola affumicata e un po' di emmental.

Quando tutti gli ingredienti erano pronti ho confezionato il pasticcio alternando strati di crema, sfoglia, e formaggio e finendo con una bella spolverata di grana.

Ho infornato per 20 minuti a 180°, il tempo di sciogliere il formaggio e formare una crosticina colorata. Veramente buono, lo consiglio!

Con questo pasticcio partecipo in extremis al contest di Ely.

giovedì 24 marzo 2011

Cuore di mela, mani di burro



A me la frutta non piace.
O meglio: non so quando mangiarla e non sono abituata a farlo.
A parte questo piccolo particolare presto molta attenzione alla mia alimentazione e al mangiare sano e quindi so che mi devo sforzare a consumare più frutta.
Succede allora che mi compro una bustona gigante di mele; che i primi due giorni mangio con entusiasmo la mia mela come spuntino; che un mese dopo la bustona gigante di mele sia abbandonata in dispensa.
Allora bisogna correre ai ripari perché il cibo non si deve buttare via!

Negli ultimi giorni mi girava per la testa l'idea di fare dei biscotti, più che altro per cambiare e non fare la solita torta.
Ho cercato in internet, ma non volevo tornare a casa con una nuova ricetta, che ne ho già a troppe!
Quindi ho deciso che avrei improvvisato e così ho fatto. E non è andata affatto male!

In pratica ho preparato una pasta frolla con questi ingredienti:

200 gr di farina 00
50 gr di farina di mandorle
2 tuorli d'uovo
125 gr di burro
70 gr di zucchero
la buccia grattugiata di un limone
un pizzico di sale

… e l'ho messa a riposare in frigo.

Nel frattempo ho sbucciato 4 mele le ho tagliate a piccoli dadini. Le ho messe in una pentola assieme ad una noce di burro, un po' di zucchero di canna, del succo di limone e un cucchiaino di cannella. Ho fatto tutto a occhio, non ci sono dosi precise. Ho cucinato per una decina di minuti e poi ho messo la pentola sul balcone per far raffreddare le mele più in fretta.

Ho acceso il forno a 180°.
Ho steso la frolla, tagliato dei dischetti di circa 6 cm.
Ho riempito metà dei dischetti con le mele e richiuso con la pasta rimanente.
Infornato per 12/15 minuti.

In realtà con questi biscotti mangio veramente poche mele, però quanto sono buone!!

lunedì 21 marzo 2011

Equazione per la pizza perfetta (7+7+7)




La pizza è il mio piatto forte, tutti sanno che mi piace fare la pizza e che solitamente mi riesce bene. Però fino a poco tempo fa per me la pizza era un “terno al lotto”: poteva venire ottima come orribile. Ho cambiato molte ricette alla ricerca di quella perfetta.
Ma... sbagliavo tutto!! Il vero punto di svolta non sta nella ricetta, ma nella cottura!
Vado subito al punto: ultimamente faccio la pizza con la ricetta presa da “Pane e roba dolce” delle Sorelle Simili, questa:

Ingredienti500 g farina 00 ( uso 200gr di farina integrale)
250 g acqua
50 g olio
25 g lievito di birra
10 g sale

Fate la fontana e mettete al centro il lievito sbriciolato e fondetelo con l’acqua, raccogliete un poco della farina, unite il sale, l’olio, e impastare tutto, lavorando e battendo ogni tanto.
(Io impasto con il bimby. Di solito preparo l'impasto durante la pausa pranzo, diciamo alle 14.00.)Fare un filone, copritelo a campana e lasciatelo riposare per circa un’ora e mezza.
(Io faccio lievitare fino a sera, verso le 19.00 quando torno a casa dal lavoro.)Trascorso questo tempo appiattite la pasta con il matterello (non lavoratela !!! altrimenti risvegliate il glutine e la pasta tornerà elastica e di difficile stesura) e trasferitela nella teglia.

E qui scatta il trucco:il forno deve essere caldissimo e alla massima temperatura: 240°/250°.
Si inforna la teglia di pasta condita solo con la salsa di pomodoro. Si cuoce per 7 minuti.
Poi si gira la teglia e si cuoce per altri 7 minuti.
Si estrae dal forno, si condisce a piacere, si mette la mozzarella e si inforna nuovamente per 7 minuti. In questo modo la pizza risulta ben cotta e non umida, il formaggio e il condimento saranno caldi ma non bruciati. Con questo metodo le ultime pizze che ci siamo mangiati a casa sono state una vera soddisfazione!

La pizza è un piatto che mi assomiglia, per molti motivi:

• la pizza è lunatica: fai quello che vuoi ma se non è giornata non è giornata
• ha bisogno di coccole e attenzioni
• mette allegria
• alcune volte fai fatica a digerirla
• è semplice ma completa
• con un bicchiere di birra va giù meglio
• ha una crosta croccante ma un cuore morbido
• tende a lievitare (maledetta genetica!!)



Con questa ricetta partecipo al mio primo contest:
"Se tu fossi una ricetta..." di Juls’ Kitchen
in collaborazione con Macchine Alimentari

venerdì 18 marzo 2011

Controcorrente



Non volevamo fare gli alternativi, è stato un puro caso!
Nel giorno dedicato all'Italia e al tricolore invece di mangiare il famosissimo “Piatto del Bersagliere”*, ci siamo ritrovati a mangiare un colorato piatto di sushi.
Ho assaggiato il sushi per la prima volta l'anno scorso a Londra. Tornata a casa presa dall'entusiasmo ho girato tutti i supermercati della zona per trovare gli ingredienti.
Così mi ritrovavo in dispensa una confezione quasi scaduta di alghe e un tubetto molto scaduto di wasabi. Per il resto contavo di usare quelle cose che più o meno sono sempre in casa: uova, carote, tonno, surimi.
Così ieri mi sono decisa: ho tirato fuori le ricette, fatto un bel respiro, trovato la calma interiore e sono partita.

IL RISO:(Non ricordo assolutamente le dosi, ma le trovate sicuramente in siti più autorevoli di questo.)
Il riso va sciacquato molto bene e per molto tempo sotto l'acqua corrente. Noterete che all'inizio l'acqua sarà opaca. Quando diventa trasparente il riso è pronto.
A questo punto si lascia scolare per 30 minuti circa.
Nel frattempo ho preparato il condimento per il riso: aceto di mele, zucchero e un pizzico di sale, da mescolare fino a che si scioglie lo zucchero.
Passata la mezz'ora si mette il riso in pentola con l'acqua e si copre. Quando l'acqua bolle, si lascia cuocere per 12/15 minuti sempre coperto. Passato il tempo si trasferisce tutto in una capiente ciotola e si condisce con la salsetta preparata.
Nella mia ricetta dicevano di raffreddare il riso con un ventaglio. Ovviamente non l'ho fatto, ma sarebbe stata una scena troppo bella!

SURIMI:
Tagliare a striscioline.

AVOCADO:
vedi sopra.

CAROTE:
Tagliare a striscioline e tuffarle in acqua bollente per pochi minuti.

TONNO:
Prendere una scatoletta di tonno al naturale e sgocciolare bene.

FRITTATINA:
Sbattere due uova, aggiungere salsa di soia, zucchero e un pizzico di sale.
Cuocere e poi tagliare a striscioline.



ASSEMBLAGGIO:
Questa è la parte veramente divertente. Nella confezione di alghe troverete una simpatica stuoietta, sopra alla quale bisogna adagiare l'alga. Poi con le mani bagnate si prende il riso e si distribuisce bene sopra all'alga.
A questo punto vi ritroverete coperti di riso dalla testa ai piedi. Non c'è soluzione!
Poi si mettono gli ingredienti a piacere sopra al riso e si arrotola tutto. Mi raccomando un po' di gusto cromatico in questa fase!
Si taglia a pezzi (direi 5 rotolini per ogni alga) e il piatto è pronto!



Noi l'abbiamo mangiato dopo alcune ore di frigo.
Ah... era buono, quasi come quello di Londra. Forse del vero sushi giapponese aveva poco, ma a noi è piaciuto e personalmente mi ha dato un sacco di soddisfazione prepararlo.
Purtroppo non avevamo salsette di accompagnamento e abbiamo ripiegato su maionese (che enrico metterebbe ovunque!) e ketchup (che io metterei ovunque!).

Comunque, per rimediare, stasera pizza!!!

*(cavallo di battaglia di Enrico, nonché piatto con il quale mi ha definitivamente fatta sua!
Lascio a lui l'onore di raccontarvi la ricetta.)

lunedì 14 marzo 2011

Un nuovo membro della famiglia



Dimenticavo... questo week end ci ha portato una bellissima sorpresa: PON PON (questo è il nome per oggi, dopo averne cambiati almeno 10!).
Il suo arrivo è stato inaspettato, eravamo andati in serra per portare a casa dei fiori e invece siamo arrivati con una nuova coniglietta. Speriamo socializzi presto con Pepè.
Questa è la foto fatta con il cellulare, ma ne arriveranno presto molte altre...

CIBOTERAPIA

Come rendere speciale un sabato sera piovoso e un po' malinconico?
Una buona cena può fare miracoli.
In forno una grossa trota cuoce sotto la sua coperta di sale.
Le fanno compagnia delle patatine tagliate a piccoli cubetti.
Le sarde impanate sono pronte a finire nella pentola dell'olio bollente, dove diventeranno il nostro golosissimo e croccante antipasto.
I primi due bicchieri di un fresco vino bianco sono già mezzi vuoti mentre finiamo di preparare la cena.
Tutto è decisamente troppo abbondante per noi due soli.
Ci diciamo che potevamo proprio fare inviti. Pazienza, sarà per la prossima volta!
La casa è avvolta da un profumino invitante.
Iniziamo a mangiare, non prima di aver infornato anche il dolce.
La bontà del cibo, la musica di sottofondo e certamente anche i bicchieri di vino che si svuotano uno dopo l'altro, ci danno finalmente un po' di serenità e riescono ad allontanare i cattivi pensieri.
Alla fine della cena ci sentiamo addirittura spensierati, più leggeri, felici... o quasi!



mercoledì 9 marzo 2011

Crepes Saracene

Ognuno si sa ha il suo metodo: c'è chi decide cosa cucinare e poi va a fare la spesa.
Io, invece, appartengo alla categoria di persone che apre la dispensa, il frigo, il congelatore, controlla l'orto del vicino e solo a quel punto decide cosa preparare.
Ieri sera avevo deciso di dover assolutamente utilizzare il gorgonzola che mi aveva prestato mia mamma. Non potevo fare una semplicissima pasta e buttarci sopra il gorgonzola, no, dovevo proprio complicarmi la vita! Il mio problema è che quando vedo una ricetta che mi ispira, non ho pace fino a quando non la realizzo. E quindi...

Crepes di grano saraceno con gorgonzola, spinaci e noci.
Il nome è lungo e pomposo ma in realtà è una ricetta semplice, ci avrò messo 1 ora a preparare tutto... e un'altra ora a lavare tutte le pentole che ho sporcato!




LA RICETTA

Per le crepes:(con queste dosi ne vengono fuori 12)
75 g farina bianca
75 g farina di grano saraceno
2 uova
200 g latte
un bicchierino di rum
sale

È banale: si mescola tutto senza fare grumi. Si lascia riposare coperto per circa 30 minuti.
In un pentolino antiaderente (o nella pentola da crepes) si cuociono le crepes.
La prima non viene mai tanto bene, diciamo che serve come prova per le altre. Grazie a lei capiamo se la pastella è troppo solida, se la pentola è troppo fredda... con la seconda andrà meglio, dalla terza in poi è una strada in discesa. In 10 minuti avete le vostre belle crèpes.

Farcia:200 gr spinaci
gherigli di noce

Besciamella:200 g di gorgonzola
200 g di latte
1 cucchiaio di farina bianca
sale

Mentre la pastella delle crepes riposa, c'è tutto il tempo di preparare il resto.
Si fa bollire l'acqua e si buttano gli spinaci congelati che devono cuocere per 10 minuti circa. Poi si scolano, si tagliano e si tengono da parte.

In un pentolino versare il latte, quando sarà tiepido aggiungere il gorgonzola a pezzi e poi il cucchiaio di farina. Mescolare fino ad ebollizione, spegnere il fuoco e tenere da parte.

ASSEMBLARE IL TUTTO
A questo punto il grosso è stato fatto, resta la parte più divertente:
Mescolare gli spinaci, ¾ di besciamella e i gherigli di noce. Con questo composto riempire le crèpes, chiuderle seguendo la propria vena creativa (a sigaro, a sacchetto, a triangolo...) e adagiarle in una pirofila leggermente imburrata.
Quando saranno finite sia le crepes che il ripieno (se siete bravi finiscono nello stesso momento!), si coprono con una copertina di besciamella, alcune noci e una spolverata di parmigiano.
A questo punto si passano in forno per 15/20 minuti a 180°, 5 minuti di grill per avere quella bella crosticina croccante e... si mangia!

Enrico dice: 4 stelline (in una scala da 1 a 5).
Non male per un esperimento.
Come al solito si può migliorare e come al solito ho già in mente tante varianti.
Per esempio mi sono pentita di non aver tenuto due crepes da farcire con mele e miele, sarebbe stato un ottimo dessert genuino. La prossima volta...

P.S. Scusate, le foto sono terribili... le ho fatte io!!!