giovedì 29 luglio 2010

Quando sarò nonna farò l'arrosto la domenica a pranzo, giuro!



Ormai avrete capito che in casa mia e di enrico si mangiano cose poco serie. In un anno e tre mesi di convivenza non abbiamo mai cucinato una bistecca. Non parliamo neppure di un arrosto. Abbiamo fatto alcuni tentativi con il pesce, ma si contano sulle dita delle mani.
Potrei dire che è una questione di tempo, ma mentirei. Non ci sono proprio abituata... diciamo che la mamma non me l'ha insegnato!
Il mio forte sono i piatti da pic-nic: pizze, torte salate, stuzzichini. Per ora noi siamo contenti così, enrico non si lamenta e mangiamo comunque (anche se tutti i suoi parenti continuano a dire che è tanto magro!). La ricetta che ho fatto martedì sera è una new-entry, l'ennesimo esperimento, dettato dalla necessità di finire un etto di prosciutto crudo che mangiato “nature” proprio non ci piaceva. L'esperimento anche questa volta è riuscito. Indice di gradimento: 8+



Muffin salati(dose per 6 muffin)

150 gr farina 00
120 ml latte
2 tuorli (o 1 uovo intero grosso o 2 uova intere piccole!)
30 gr olio di semi
1 bustina di lievito per torte salate istantaneo
1 cucchiaino di sale

nel mio caso il ripieno era:
1 zucchina tritata
100 gr circa di crudo tritato
80 gr circa di formaggi vari grattugiati

Mescolare prima i liquidi: uova con latte e olio.
Mescolare in un'altra ciotola i “solidi”: farina, lievito, sale, formaggio, prosciutto e zucchina.
Unire i composti, riempire gli stampi da muffin per 2/3. Infornare a 180° per 15/20 minuti.
Mangiare freddi o tiepidi.

Aggiornamento: mangiati il giorno dopo come merendino, appena tolti dal frigo, erano ottimi!

mercoledì 28 luglio 2010

Cheeeeese... cake!




Buona e fresca, la torta migliore per l'estate. La può fare anche mia sorella che non ha il forno!!



Cheesecake alle fragole(io ho usato una tortiera da 22)

250 gr biscotti
100 gr burro

250 gr ricotta
250 philadelphia
250 panna da montare zuccherata
50 gr zucchero
300 gr fragole
10 gr colla di pesce


Ho preso tutti i resti di biscotti che avevo in giro, li ho tritati e mescolati con il burro fuso. Ho livellato bene il composto nel fondo della tortiera e riposto in frigo.
Ho messo la colla di pesce in una ciotola con acqua fredda.
Ho lavato le fragole, frullate e tenute a parte. Montato la panna e tenuta a parte. Frullato insieme la ricotta, il philadelphia e lo zucchero a velo. Quando erano ben amalgamati ho aggiunto le fragole e mescolato ancora. Deve essere di un bel rosa omogeneo. Ho sciolto la colla di pesce in un pentolino con un cucchiaio di panna e l'ho unita al composto. Infine ho aggiunto la panna (delicatamente, movimenti dall'alto al basso, etc...). Ho fatto l'assaggio, anche Enrico ha fatto l'assaggio! Ho versato tutto sopra la base di biscotti, facendo attenzione a lasciare un po' di crema nella ciotola per poterla riassaggiare! La torta è finita in frigo ben coperta fino all'assaggio (avvenuto la sera dopo). La ciotola è finita tra le mani di Enrico e poi tra le zampe del nonno. Purtroppo la scena non è documentata!

martedì 27 luglio 2010

PASTICCIO ESTIVO




Altro esperimento veloce e gustoso per un pasto estivo, ma l'idea è buona anche per l'inverno, cambiando ingredienti. Praticamente si tratta un pasticcio fatto con il pane carasau al posto della sfoglia all'uovo. L'idea l'ho trovata in rete, poi ho personalizzato la ricetta usando gli ingredienti che avevo in casa.

Pasticcio di pane carasau con zucchine, pomodoro fresco e provola affumicata

Per una teglia usa e getta 15x20 circa1 piccolo porro
4 zucchine medie
1 grosso pomodoro
4/5 foglie di basilico
mezza provola affumicata
qualche cucchiaio di fiocchi di latte
5 mezzi fogli di pane carasau
parmigiano grattugiato a piacere


Per prima cosa ho pulito ed affettato un piccolo porro e l'ho soffritto con poco olio d'oliva. Ci ho poi aggiunto le zucchine lavate e grattugiate e le ho fatte insaporire aggiungendo sale e pepe.
Nel frattempo ho tagliato il formaggio a cubetti e il pomodoro a fette. Ho condito il pomodoro con un po' di sale. Una volta pronte le zucchine ho iniziato a comporre il pasticcio. Un giro d'olio per ungere la teglia, poi il primo strato di pane*. Ci ho poi messo un primo strato di zucchine, fiocchi di latte e provola. Ancora pane, un giro d'olio, e poi pomodori e basilico e ancora provola. E così via. Nell'ultimo strato ho messo abbondante provola e una spolverata di parmigiano per fare la crosticina. Ho passato in forno a 180° giusto 15 minuti per sciogliere il formaggio e ho fatto leggermente raffreddare prima di mangiarlo. Ottimo anche riscaldato il giorno dopo.

*Il pane carasau che ho comprato è un disco grande tagliato a metà (per questo ho scritto “mezzi fogli” negli ingredienti). Il pane si può mettere com'è, cosa che ho fatto io, oppure si può inumidire. Dipende dai gusti, comunque nella mia versione, la presenza del pomodoro lo ha reso ugualmente umido.


PICCOLA SCOPERTA CASUALELo stesso giorno, per far pulizia del frigo e finire le verdure che avevo, ho affettato un grossa melanzana. L'intenzione era di grigliare la melanzana nella mia fidata griglia elettrica. Il problema è che la mia fidata griglia elettrica consuma tantissima corrente e con il forno acceso è proprio incompatibile. Quindi per ottimizzare i consumi, ho steso le fette di melanzana salate e spennellate d'olio, nella griglia del forno. Le ho cotte mentre si cucinava il pasticcio, poi ho alzato leggermente la temperatura e le ho lasciate ancora 10 minuti. Insomma... sono venute buonissime. Avrò scoperto l'acqua calda?

mercoledì 21 luglio 2010

USO IMPROPRIO DELLA PEPERONATA

Il reparto frutta e verdura del supermercato (orto) di Andreino (mio papà) in questa stagione è superfornito... spesso di verdure fuori dai soliti canoni "dimensionali" (memorabile la storia del pisello scambiato per anguria!)
Con le tante verdure colorate che mi ritrovavo in frigo, lunedì sera ho preparato una bella peperonata.
C'è da dire che per me la morte sua (della peperonata) è accompagnata dalla mozzarella (a sua volta accompagnata dal ketchup!).
Invece ieri sera, tornati tardi dal mare-post-lavoro, e con la voglia di qualcosa di sfizioso, abbiamo optato per....

Piadine alla peperonata!Immagino che qualcuno si sarà sentito male solo all'idea. La maggior parte delle persone che conosco non digeriscono i peperoni e comunque trovano la peperonata pesantuccia. Comunque la piadina calda con la peperonata e la mozzarella filamentosa era una cosa da urlo! Accompagnata dalla solita birretta fresca, che in questa stagione è insuperabile. Purtoppo non ho le foto. Si sa... il mare fa fame!

Vi lascio la ricetta (complicatissima) della peperonata. Mi piacerebbe dire che è una ricetta speciale, di famiglia, di quelle che si tramanda da tante generazioni. Invece l'ho presa da un libro di cucina ( "La cucina italiana"?), facendo poi delle varianti: per esempio nella ricetta c'erano le patate invece delle zucchine... comunque:



Ho tagliato tutte le verdure, e messo tutto in una grossa pentola. Fatto cuocere per circa 30 minuti a fuoco vivace, mescolando.
Fine.

martedì 20 luglio 2010

Il tavolo da giardino



Uno dei primi progetti che avevo in mente di realizzare appena entrati nella casa nuova era la dispensa. Per sfruttare al massimo lo spazio ho pensato di fare una struttura in legno con grandi ripiani e usare poi delle finestre di case vecchie per fare le antine. Per riuscire nell'impresa ho chiesto aiuto a mio padre e mio zio Paolo che in famiglia è famoso per la cura che mette nel realizzare i suoi lavori in legno. Il risultato è stato perfetto, anche se l'idea di usare vecchie finestre è stata abbandonata per difficoltà tecniche e al loro posto Paolo ha costruito ex novo delle antine quadrate bellissime. Il tutto dipinto con acrilico bianco che lascia però vedere la vena del legno: basso impatto e design essenziale.
A fine lavoro mi era avanzato del legname. Che fare? Dopo due rapidi calcoli ho deciso di costruire un tavolo.
Chiamo il CQ.
L'idea gli piace e mette a disposizione spazio e attrezzi. Abbiamo cercato di unire la mia voglia di avere un oggetto dalle linee pulite e i suoi consigli per realizzare una struttura solida. Un altro successo! Ora abbiamo un nuovo tavolo per il giardino dove fare colazione e cena. Testato anche in quattro (con il piccolo Ruben che nel mentre esplora il giardino) e approvato anche dal Nonno che ci passa delle ore disteso sopra per la pennica!







venerdì 16 luglio 2010

UNA CENA ESTIVA



Si cucina meno certamente. I piatti non sono poi così memorabili (passiamo dalla caprese al prosciutto e melone!)
Però ci sono stati vari esperimenti non documentati in questi mesi: il pesce al sale, le polpette di zucchine, le lasagne al pesto... Ci sono stati pranzi e cene.
C'è stato anche un viaggio. A Londra. Che dal punto di vista culinario è stato ricco. Che mi ha fatto innamorare... del sushi! (appena trovo l'occorrente provo a farlo).
Ma, soprattutto, esattamente il 16 maggio è nata la mia pasta madre. La conoscevo virtualmente da parecchio tempo, ma non osavo provare. E invece, come si suol dire: è più facile a farsi che a dirsi. Poi sarà stata anche fortuna. È nata e cresciuta senza intoppi. Unico problema è che almeno una volta alla settimana devo pasticciare e devo accendere il forno!
Lavorando vicino a casa vado bene: impasto la mattina, a pranzo formo il pane e la sera, dopo le 20 (così sono tranquilla anche con la bioraria) accendo il forno e cucino. E poi congelo e mangio tutta la settimana. Ma questa è un'altra storia.
Mercoledì ero in fase panificazione, e avendo abbastanza pasta madre, ho deciso di provare a fare le friselle. Avete presente quelle ciambelle di pane biscottato? Proprio loro.
Per me sono legate ad un bellissimo ricordo di un pomeriggio d'estate in puglia. Così ho adattato una ricetta che avevo con il lievito di birra. Ieri sera cenetta fuori, come d'abitudine nelle ultime settimane (ma quanto è bello mangiare in giardino? Sembra di stare in vacanza!), a base di friselle con pomodoro, basilico e tonno; frittatina di zucchine; rotolini di melanzane grigliate con formaggio, pesto e pomodorini; e una patata avanzata dal giorno messa sulla grigia assieme alle melanzane. Una bella birra fresca, buena vista social club di sottofondo e naturalmente... dieci zampironi e candele anti-zanzare!! Bellissimo!



Friselle o Freselle (?)
Ingredienti con lievito di birra:
500 gr di farina
15 gr lievito di birra
1/2 cucchiaino sale
280 ml acqua tiepida

Ingredienti con pasta madre:
430 gr di farina
100 gr pasta madre
1/2 cucchiaino sale
250 ml acqua tiepida

Ore 9.00 - Ho impastato bene tutto e messo in una ciotola a lievitare
Ore 14.30 – Ho rovesciato l'impasto sul piano di lavoro, l'ho diviso in pezzi da circa 100gr (hho pesato il primo, poi sono andata ad occhio). Ho formato un lungo bastoncino e poi una ciambella. Ho adagiato tutte le friselle sulla placca da forno rivestita di carta forno e coperti con uno straccio bagnato.
Ore 20.30 – Ho infornato a 200° (statico) per 30 minuti circa. Restano abbastanza bianche. Va bene così.
Ore 22.00 – Ho tagliato in due le friselle e le ho rimesse in forno a 180° con la parte del taglio verso l'alto per 20 minuti circa.

Ho conservato le friselle fredde in un sacchetto di plastica. Quando si devono usare si passano brevemente (basta proprio poco) sotto l'acqua del rubinetto, volendo si strofinano con uno spicchio d'aglio, e si condiscono a piacimento. Penso che con pomodoro fresco e basilico siano il massimo!

N.B. Se usate il lievito di birra in cubetti basta meno tempo per la lievitazione, con sto caldo poi!