domenica 25 novembre 2012

Zuppa tailandese di zucca




Tempo fa mi ero ripromessa di parlare dei mie libri di cucina, e di mostrarvi alcune ricette provate da me.
Mi sono un po' persa e così mi sono fermata al secondo libro (La cucina a impatto [quasi] zero, Tutta la bontà del pane) ma con mia grande gioia la mia libreria ha continuato a crescere, arricchendosi di tanti bei volumi.
I libri di cucina sono sempre più belli, non sembra anche a voi? Si vede che sono libri molto curati nelle foto e nella grafica oltre che nei contenuti ovviamente.
Proverò a tenere in vita questa rubrica perché ho veramente dei bei libri da consigliarvi.

Inizio oggi in maniera un po' casuale. Ho preparato di recente una zuppa e approfitto per mostrarvi anche il libro da cui proviene.




RICETTE PICCANTI
di Rachel Lane, Ting Morris

Ed. Gribaudo
Prezzo: 12,90 euro


Il titolo secondo me è fuorviante. Io userei il termine “speziate”, mi sembra più appropriato.
La maggior parte delle ricette prevede l'uso di peperoncino, quasi sempre però è accompagnato da un'ampia varietà di altre spezie.
Non ho fatto moltissime ricette del libro (più per questione di tempo che di gusto!), però mi piace moltissimo sfogliarlo e leggerlo. Innanzi tutto è maneggevole pur essendo ricco di pagine e ricette.
Mi diverte il modo in cui le spezie vengono usate nel libro.
Nella maggior parte delle ricette la prima operazione è quella di scaldare le spezie in padella per fare in modo che sprigionino il loro aroma. Per me questa è stata una scoperta, io ho sempre aggiunto le spezie verso la fine della preparazione o comunque in cottura. Comunque è vero, provare per credere: quando le spezie si scaldano in padella sprigionano un profumo intenso e invitante.

Il libro è diviso in capitoli: salse e condimenti, antipasti e snack, zuppe e insalate, pesce, carne, piatti vegetariani, dessert e bevande.

Ogni ricetta occupa due facciate: in quella di destra troviamo la foto a tutta pagina, in quella di sinistra tutte le informazioni necessarie per realizzarla.
Ogni piatto è classificato in base al costo, al tempo di preparazione e alla difficoltà.
Inoltre, come nei blog, in fondo alla pagina ci sono i “link” a tre ricette simili consigliate dall'autore

Tra le oltre 140 ricette del libro ho voluto provare qualcosa di semplice, familiare, un piatto che preparo spesso, ma in una chiave diversa, con un tocco esotico: la zuppa tailandese di zucca.

Inserisco direttamente le scansioni della pagina, così vedete anche come è fatto il libro.



Ho fatto qualche piccola modifica alla ricetta, sostituendo gli ingredienti che non avevo.
Per esempio: al posto della pasta di peperoncino ho usato il peperoncino, ho omesso il lemongrass e la salsa tailandese di pesce.



Mangiata, piaciuta e rifatta!

Inserisco qualche altra pagina del libro con alcune ricette da provare.



giovedì 22 novembre 2012

Plumcake vegano


Non sono vegana, non ancora per lo meno, però cerco di ridurre l'utilizzo di latticini e uova.
I motivi?
Il primo è spudoratamente egoista: non mangiando più carne e pesce rischio di esagerare con formaggi e frittate e di ritrovarmi con problemi di salute, cosa che voglio assolutamente evitare.
Il secondo è essenzialmente lo stesso che mi ha portato a non mangiare più carne e pesce: non voglio procurare sofferenza agli animali per nutrirmi. Semplice, no?

Non sono brava a spiegare e non mi sento pronta a farlo, ma se avete voglia di leggere, troverete molte informazioni sugli allevamenti e vi farete una vostra idea al riguardo.

Tornando a noi... ho trovato la ricetta di un dolcetto vegano in questo bel sito.
Mi ha incuriosito la particolarità della ricetta, anche se non ero affatto sicura del risultato finale.
Invece questo dolce è stato subito trascritto nel mio quaderno di ricette ufficiale.
È morbido, dolce e pieno di profumi e gusti diversi, non risente per niente della mancanza di burro o del ridotto quantitativo di zucchero e la salute ringrazia.
Vi scrivo la ricetta, anche se non ho apportato nessuna modifica alla ricetta originale di Camiria.



Plumcake vegano

150 g. farina integrale
100 g. farina di farro
80 g. zuccheri di canna
4 cucchiaio di olio di semi
50 g. cioccolato fondente tritato
30 g. farina di cocco
½ bustina di lievito per dolci
90 g. chicchi di melagrana
succo di mela q.b.

Setacciare le due farine e il lievito, aggiungere lo zucchero, la farina di cocco e il cioccolato e mescolare. Unire l'olio e mescolare ancora.
Preparare il succo di melagrana, frullando i chicchi e filtrandolo.
Unite il succo all'impasto e mescolare ancora.
A questo punto l'impasto assomiglia più ad una frolla che ad un plumcake.
Bisogna quindi renderlo più morbido aggiungendo il succo di mela.
Io avevo una bottiglietta di succo di mela (100% succo da agricoltura biologica) da 250 gr e ne avrò usato poco più della metà.
Versare l'impasto in uno stampo da plumcake oliato e infarinato o ricoperto da carta forno.
Infornare a 180° per 35-40 minuti.

Buono, sano e semplice da fare!

martedì 20 novembre 2012

Muffin salati di zucca





Non so proprio come classificare questa ricetta: un successo o un flop?
Questi muffin sono stati entrambe le cose, ciclicamente.
Appena infornati erano una meraviglia, in cottura si sono gonfiati bene, il profumo che usciva dal forno era veramente invitante e sembrava andare tutto bene. Una volta passato il tempo di cottura li ho tolti dal forno, fiduciosa. Nel frattempo ho infornato un torta e come mi sono girata ad ammirare i miei bei muffin li ho visti tutti afflosciati, tristi e abbattuti (nel vero senso della parola). Ne ho aperto uno ed era molto umido all'interno, sembrava proprio crudo. Ormai la torta era in forno e non mi sono fidata a rimettere dentro i muffin. Ho atteso la fine della cottura della torta e con molta tristezza e senza molte speranze, ho rinfornato i muffin. Quei dieci minuti di cottura non hanno giovato certo al loro aspetto. Ora oltre che essere bassini e stanchi erano pure bruciacchiati.
Comunque abbiamo provato ad assaggiarne uno e... sorpresa: una vera esplosione di gusto!
Così ho avuto l'ennesima conferma: mai giudicare dall'aspetto!
A dire il vero il giorno dopo erano ancora più buoni, ottimi anche freddi per una gustosa merenda pomeridiana.

Se li volete provare (anche se ormai le zucche stanno fnendo...) questa è la ricetta:



Muffin di zucca e rosmarino

Ingredienti secchi
180 g. farina 00
130 g. farina integrale
rosmarino fresco
semi di girasole
1 cucchiaino di lievito in polvere
mezzo cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale

Ingredienti umidi
due uova
240 g. zucca cotta
100 ml yogurt bianco
275 ml latte
60 ml olio vegetale
un cucchiaio di miele

Un pezzetto di formaggio a piacere.


In una ciotola riunite tutti gli ingredienti secchi setacciando la farina.

In un'altra ciotola sbattete le uova e aggiungete tutti gli ingredienti umidi fino ad avere un composto omogeneo.

Ora unite insieme i due composti, senza mescolare troppo, fatelo con noncuranza. Per una volta potete essere imprecisi e svogliati, approfittatene!

A questo punto l'impasto è pronto, non vi resta che preparare gli stampi da muffin. Potete imburrarli e infarinarli oppure mettere della carta forno come ho fatto io.
Versate poi un cucchiaio di impasto nello stampo, aggiungete un cubetto di formaggio a piacere (potete anche farne a meno, io ho messo un pezzetto di montasio che avevo in casa), aggiungete un altro cucchiaio di impasto, fino ad esaurirlo.
Decorate con dei semi di girasole (o di zucca se li avete) e dei rametti di rosmarino.
Infornate per 20/25 minuti a 200°. Copriteli con della carta argentata per non farli bruciare in superficie e non fate come me: controllate bene la cottura e se serve lasciateli 5 minuti in più.

giovedì 15 novembre 2012

Cous cous bianco autunnale


Non saprei svelare il segreto di una relazione che dura nonostante i momenti difficili, è una ricetta che non è ancora stata scritta.
Forse come accade qualche volta in cucina, il successo è merito dell'improvvisazione e della fortuna.
E come accade in cucina i piatti più gustosi sono quelli nei quali mescoliamo ingredienti anche molto diversi tra loro.
Per chi ci guarda da fuori io e Enrico possiamo sembrare una coppia molto omogenea: condividiamo lo stesso lavoro, abbiamo molti gusti e passioni in comune, forse, come accade alle coppie che passano molto tempo insieme, abbiamo finito per assomigliarci anche fisicamente!
Ma, come spesso accade, sono i dettagli che fanno la differenza, i dettagli che ci rendono diversi, unici.

Bè, una piccola, grande differenza tra noi è... il cous cous!
Piace molto a entrambi, il punto della questione è: come mangiarlo?
Per me il modo in assoluto migliore è quello di mescolarlo assieme agli altri ingredienti e farne un'insalata e poi soprattutto tanti, tanti semi di cumino!
Enrico invece vuole tenere tutti gli ingredienti separati e i sapori ben distinti.
Che cosa assurda, non trovate?
Che dire, siamo riusciti a sopravvivere tanti anni insieme nonostante questo, possiamo dire che la nostra relazione è in una botte di ferro!!

Comunque... il cous cous a casa nostra lo prepara Enrico. Parlo di cous cous precotto, però a lui riesce bene tutta la fase di preparazione, lo fa con amore e io non posso che ringraziare.
Il bello del cous cous è la sua versatilità, sta bene con tutto e in ogni stagione, è veloce e facile da preparare e sazia molto.
Qualche sera fa, cercando idee per la cena, abbiamo aperto il frigo e creato questo



Cous Cous autunnale in bianco
  • cous cous q.b. ( il nostro segreto è di farne sempre in abbondanza in modo da avanzarne un po' per l'antipasto/spuntino del giorno dopo. Comunque nella confezione trovate le dosi esatte e i consigli per la preparazione.)
  • finocchio crudo affettato finemente
  • radicchio (di vicenza? Non ricordo il tipo di radicchio. Arrivava dall'orto di mio suocero, era verde e non rosso come quello di treviso, molto amaro.)
  • uno spicchio d'aglio
  • semi di girasole
  • formaggio primo sale
  • olive taggiasche
  • sale/pepe/olio/spezie a piacere

Il cous cous è stato cucinato come da “ricetta” riportata nella confezione. Posso solo dire che Enrico lo prepara con il brodo vegetale (fatto con il mio dado) al posto dell'acqua.

In una pentola scaldare poco olio e far soffriggere uno spicchio d'aglio intero. Aggiungere il radicchio e coprire con il coperchio. Lasciar cuocere fino a che il radicchio risulta ben stufato.

Tagliare a dadini il formaggio.

Una volta pronto il cous cous potete procedere come preferite: mescolate tutti gli ingredienti e condite come faccio io, oppure create un piatto coreografico come quello di enrico, lasciando ogni ingrediente separato nel piatto. In ogni caso molto buono!
E voi come lo mangiate il cous cous?

P.S. Dimenticavo la mia torta di compleanno! Ho fatto una crostata con crema chantilly e frutta. Era buona, ma da migliorare. Metterò la ricetta la prossima volta!